La Purezza: una qualità spirituale dell’essere umano Fontana Editore

La Purezza: una qualità spirituale dell’essere umano

Quante volte abbiamo sentito parlare della purezza? Quante volte ci siamo soffermati a riflettere sul vero significato di questa parola?

Oggi sono sempre meno le occasioni e i contesti dove parlare di purezza. Se facciamo riferimento alla chimica la sostanza pura ha una composizione costante, non si può scindere per mezzo della classica separazione fisica. Una sostanza chimica pura è da considerarsi tale quando mantiene inalterate e invariate le sue caratteristiche originarie. Mescolando più sostanze tra di loro daremo vita ad un miscuglio, che ha come risultato una sostanza impura, modificata rispetto al punto di partenza. Quello che accade alle sostanze chimiche, accade anche all’essere umano.

Tutti nasciamo puri, ma questa purezza ci viene nascoste e negate sin da neonati. La religione, la cultura, le credenze radicate e l’educazione attuano un “miscuglio” di condizionamenti che vanno ad alterare, modificare e trasformare le nostre qualità originarie. La più importante delle qualità dell’essere umano è la purezza e come tale è definibile una qualità spirituale. Lo Spirito Umano include il nostro intelletto, le nostre emozioni, la nostra creatività ed originalità. È lo Spirito che ci fornisce l’abilità unica di comprendere e capire. La purezza è l’essenza vitale attraverso cui un essere esprime completamente se stesso, in piena libertà e autenticità. È attraverso la libertà e l’autenticità che l’essere umano si responsabilizza.

Conservare la purezza è possibile, se si impara a conservare l’essenza vitale sin da bambini. La purezza è stata alterata anche nel suo significato, così come tanti altri termini che sono finiti per diventare rafforzativi dei “miscugli educativi” condizionanti e limitanti. Spesso associata alla purezza corporale, questo termine è stato ampiamente utilizzato in ambito religioso, per relegare l’uomo al concetto di impurità. Questo a mio avviso è stato uno dei mali peggiori della storia che ha portato gli uomini a ripetersi sempre sugli stessi meccanismi di giudizio che dividono l’uomo dal corpo, dallo Spirito e da Dio, quindi dall’Uno.

Appena nato un bambino viene giudicato impuro e per questo battezzato attraverso un rituale infecondo che imprime nelle coscienze degli esseri umani la purezza come mero obiettivo da meritare e raggiungere. Veniamo giudicati esseri indegni della purezza. Il giudizio diviene il parametro su cui ruotano tutte le scelte inconsapevoli degli individui, inconsapevoli perché il più delle volte sono azioni scelte dagli altri. È attraverso questo parametro che si perde il pensiero puro, lasciandolo contaminare dai pensieri altrui.

È quello che la maggior parte degli adulti fa quando educano i bambini: scelgono cosa devono pensare, come devono pensare e perché, calpestando la loro purezza e la loro originalità. Un’azione pura viene solo da un pensiero puro. Un pensiero puro è un pensiero che pensa e non un pensiero pensato. Ecco perché non sappiamo più pensare. Il bambino non giudica, e questo non significa che non pensa, significa che conserva la capacità di essere perfetto nella sua imperfezione.

È proprio quando smettiamo di giudicare imperfetto l’imperfetto che si manifesta la perfettibilità, l’unica verità di cui tutti possiamo fare esperienza. L’intento per cui nasciamo è amare ed essere amati incondizionatamente. Questo tipo di amore presuppone che si sia conservata e preservata una grande dose di purezza, ossia di unicità e irripetibilità. Siamo geneticamente programmati dall’Universo come esseri unici e irripetibili. I nostri pensieri sono incontaminati, le nostre parole pulite, i nostri sentimenti nobili e le nostre azioni vere. Dal momento che nasciamo la nostra identità spirituale viene completamente soppiantata da quella personale che gli altri costruiscono ad hoc per noi, relegandoci alle loro aspettative culturali, religiose e sociali. Il bambino finendo per identificarsi con le aspettative dell’adulto perde la sua energia vitale che è indice di purezza del suo spirito, finendo per spegnerla completamente da adulto.

Per mezzo dell’aspettativa si educa il bambino a sviluppare il pensiero impuro, ossia l’auto giudizio che ne influenzerà negativamente tutta la sua vita. Il giudizio è quella cosa che allontana da se stessi per diventare qualcos’altro. Abbiamo dimenticato un fatto molto importante: l’uomo prima di essere umano è un essere spirituale e racchiude in se i caratteri del divino, quindi è perfetto così com’è. L’uomo si è talmente abituato ed “educato al giudizio” al punto che essere giudicati e giudicare è un fatto normale. Oggi non è normale il contrario.

È bene ricordarsi che quando qualcosa di innaturale diviene normale è impuro, per il fatto che cambia le sue qualità di partenza. Il giudizio non è una cosa normale è invenzione della mente dell’uomo impura. Ce lo ricordano anche le tavole di Mosè tra i “comandamenti”.  La religione prima e le istituzioni educative dopo, dalla famiglia, alla scuola e in fine alla società hanno allontanato l’uomo da se stesso, dalla sua purezza e naturalezza. Hanno allontanato l’essere umano dalla verità. La famiglia, da cellula sacra, consapevole e responsabile, si è trasformata in una cellula impazzita, capace di danneggiarsi e danneggiare. Nel clima di apparente equilibrio psico-emotivo di molte famiglie, i figli di oggi, in una dinamica diversa da quelli di ieri, si trovano a subire inconsciamente l’ignoranza di un ambiente energetico altamente tossico.

Oggi molti adulti pretendono di educare senza aver purificato la loro energia, i loro pensieri, le loro parole e le loro azioni. Credono che per educare un bambino sia sufficiente ricattarlo. Un bambino puro è un bambino che non viene ricattato, manipolato ne condizionato. Quando l’energia vitale di un bambino viene repressa allora anche la sua purezza scompare. Credere che la purezza sia qualcosa lontana da se stessi è, a mio avviso, indice di grande ignoranza.  L’uomo per progredire realmente sia sul piano spirituale che materiale, deve conoscere se stesso, le sue qualità spirituali.

Il progresso non è stare al passo con i tempi, le mode e le scoperte scientifiche, quanto più stare al passo con se stessi, con le proprie esperienze e con la scoperta di sé. Non possiamo più affidare la responsabilità della nostra esistenza agli altri, ne tanto meno affidare la nostra vita e i nostri valori a chi li usa per dominarci. Così facendo perderemo la nostra purezza che è espressione della nostra autenticità e la faremo perdere anche ai nostri figli. Scarsa conoscenza di se stessi e delle proprie origini, questo è il problema del male sociale moderno. L’uomo ignora che prima di essere figlio di genitori è figlio di se stesso e dunque del Cosmo, un organismo intelligente che opera per organizzare e garantire armonia nella vita attraverso la vita.

Da questo grande organismo vivente l’uomo eredita diverse qualità spirituali, tra cui le più importanti alla base di tutte le altre sono: saggezza e purezza.  L’uomo è un microcosmo di infinite possibilità che diventano possibili quando vengono lasciate libere di manifestarsi così come sono nella loro reale natura. La natura dell’uomo non è solo umana, ma è anche spirituale e per questo è una natura inalterabile. Non conoscere se stessi significa affidare la propria vita agli altri lasciando che questi costruiscano una personalità con la quale finiamo per identificarci perdendo di vista la nostra vera identità e alterando la nostra reale natura. Questo è quello che inconsapevolmente accade ad un bambino quando è costretto ad affidarsi all’educazione inconsapevole dell’adulto.

Un adulto che conosce se stesso e che conosce la verità delle cose è un adulto puro, incontaminato e cosa più importante incontaminabile.  Un bambino non conosce se stesso, ma può imparare a farlo solo se a sua volta l’adulto recupera la sua purezza e la sua saggezza spirituale. La purezza è il punto zero, l’origine perfetta di tutte le cose, è l’inizio che coincide con la fine.  È il senso più profondo e appagante intorno a cui ruota tutta l’esistenza umana.

La purezza è una cosa semplice a cui non bisogna togliere ne aggiungere.

Purezza e naturalezza hanno in comune una cosa molto rara agli adulti: l’autenticità. Ecco perché sono dell’idea che è necessario ri-educare gli adulti più che educare i bambini, in particolare i genitori, poiché sono essi che hanno il potere di cambiare realmente le cose.

Nicoletta Geniola

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